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Funerale con celebrante, funerale in vita, idee per il funerale: cambia il modo di celebrare l’addio

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una celebrante conduce un funerale laico. A celebrant perform a lay funeral

photo credit: GFG-Inspirational Funerals

Funerale con celebrante, funerale in vita, idee per il funerale: cambia il modo di celebrare l’addio

In Italia negli ultimi anni ci si sta allontanando dalla tradizione e arrivano nuove tendenze: le famiglie immaginano nuove modalità per dire addio a una persona cara, le imprese funebri offrono soluzioni diverse e non convenzionali per celebrare una cerimonia funebre.

I nuovi modi di immaginare un commiato hanno portato a un aumento della domanda di funerali guidati da un celebrante, di servizi commemorativi e persino di funerali “in vita” o pre funerali.
Si tratta di nuove formule che consentono maggiore libertà di creare cerimonie toccanti, personalizzate e memorabili. Possono essere celebrate in luoghi che hanno un significato per i parenti e per il defunto, ad esempio in un bosco, sulla spiaggia o al mare, in montagna, nel proprio giardino o nella propria casa.

Da questo punto di vista l’Italia sta decisamente cambiando e sono sotto gli occhi di tutti le campagne pubblicitarie di grande successo dell’impresa di pompe funebri Taffo Funeral Services: con il loro linguaggio anticonvenzionale e il loro umorismo dark sfidano un tabù profondamente radicato in questo Paese.
Gran parte del successo di queste campagne risiede nei giochi di parole e nel ribaltamento di frasi idiomatiche, ma soprattutto nell’essersi affidati a un digital strategist e social media manager – Riccardo Pirrone – che garantisce all’agenzia, la più “social” d’Italia, 246.000 follower della pagina Instagram.
Il tono di voce della comunicazione è ironico, cinico, ma anche affettuoso, i meme e post contengono frasi come “Italiani, ci vediamo alle urne”, dove l’immagine dell’urna cineraria si sostituisce all’urna elettorale; oppure una mano con un anello di diamanti realizzato con le ceneri di una cremazione accompagnata dalla frase “Stavolta tuo marito non potrà dirti di no”. Fino a realizzare una sit-com, o meglio docu-serie, dal titolo Questa cassa non è un albergo, che racconta il dietro le quinte dell’attività dell’agenzia e l’approccio non convenzionale al tema del fine vita.
In questo momento si registra anche un altro cambiamento, dettato dalla difficile congiuntura economica, da una visione più ecosostenibile e anche da un considerevole aumento del numero di cremazioni: la richiesta di maggiore semplicità nei funerali, con meno orpelli, e la scelta di opzioni a basso costo o ecologiche.
Un piano pre-pagato per il proprio funerale può essere un gesto d’amore verso i propri familiari e può placare l’ansia di chi resta; inoltre un numero sempre maggiore di persone si avvicina all’idea della propria morte in maniera consapevole e vuole “fare ordine” nella propria vita e nella propria casa prima di andarsene.

Organizzare il proprio funerale in vita per essere certi di avere il commiato che si desidera

Organizzando personalmente il funerale in vita ci si può assicurare che la propria esistenza sia celebrata nel modo più appropriato.
I funerali in vita, chiamati seizensō (生前葬) in giapponese, hanno preso piede in Giappone negli anni Novanta. Lì le persone anziane temono di gravare sui figli, e pre-organizzando il proprio funerale ritengono di poter aiutare i più giovani a eliminare parte della fatica e dello stress legati al momento della morte e dell’organizzazione del funerale.

Il tema del funerale in vita è presente nella serie tedesca Das Letzte Wort

<< Non può essere un funerale qualsiasi. Deve essere speciale, non può essere che la gente voglia solo farla finita, sedersi lì… Capisce cosa intendo? >>
<< Sì, credo di sì.>>
<< Deve essere una festa, capisce? >>
<< Sì, credo di sì.>>
<< Con la musica, con la danza e con tanti fiori… con una banda di ottoni, per esempio, è possibile? >>

Dialogo tratto dalla miniserie Tv Das Letzte Wort (L’ultima parola)

Il dialogo è tratto da una puntata della miniserie Das Letzte Wort [L’ultima parola ], Germania 2020 – Stagioni: 1. Episodi: 6, distribuito da Netflix.
La serie tratta di funerali, di tabù e di eloquenza del celebrante, e anche, come si evince dal breve scambio di battute, di funerale in vita.

In Italia è frequente che sia una persona malata terminale a desiderare di organizzare il proprio funerale in vita. Questo dà l’opportunità di ricordare la propria esistenza e di incontrare quelli che hanno avuto un ruolo importante nella vita di quella persona.
Con l’aiuto di un celebrante la persona può raccogliere intorno a sé i propri cari, gli amici, chiedere agli ospiti di raccontare aneddoti e storie e di leggere qualcosa di appropriato. Si possono servire cibi e bevande per rendere la celebrazione più serena e conviviale.

Il funerale in vita sarà senz’altro doloroso e si verseranno delle lacrima, ma offrirà alla persona, finché ne ha la forza e il desiderio, o prima di perdere la memoria in caso di demenza o Alzheimer, la possibilità di ringraziare tutti quelli che hanno fatto parte della sua vita e di mettere le cose in ordine. È una scelta che può sembrare difficile, ma in realtà si tratta di un’esperienza estremamente edificante.

photo credit: GFG-Inspirational Funerals

Idee creative per rendere speciale il funerale di una persona cara

  • Aggiungere un po’ di colore: è sempre più frequente che le famiglie non scelgono il tradizionale nero del lutto e che invitino invece gli ospiti a indossare i colori preferiti del loro caro.
  • Personalizzare la musica: ci sono diversi brani classici per i funerali, ma non è necessario limitarsi agli inni o alle canzoni tradizionali. Perché non scegliere i brani preferiti della persona scomparsa e inserirle nel servizio funebre per personalizzarlo e renderlo più speciale?
  • Servire cibi e bevande: un modo per personalizzare una cerimonia funebre è quello di offrire il cibo e le bevande preferite della persona scomparsa. E perchè no? Anche se si tratta di pizza! È un buon modo per sollevare l’umore e condividere le cose che sono state particolarmente apprezzate in vita da quella persona.
  • Inserire ricordi divertenti nella cerimonia: non si deve temere che momenti di umorismo non siano adatti a un funerale! Per una celebrazione edificante e positiva della vita di qualcuno un po’ di umorismo può essere davvero appropriato.
  • Creare una bacheca dei ricordi: si possono predisporre una bacheca con immagini, o un tavolo con sopra le foto della persona amata. Se si aggiungono penne e cartoncini, i presenti potranno scrivere e lasciare i loro ricordi speciali. Questo è un ottimo modo per rivivere i momenti più belli, e rappresenta un bel ricordo per la famiglia, da leggere e riguardare più volte.
  • Liberare le farfalle: le farfalle sono considerate un simbolo di bellezza e trasformazione. Il rilascio di farfalle durante un funerale può essere un modo toccante per onorare una persona cara. Non così il rilascio in volo di palloncini, comunemente riconosciuti come un vero pericolo per l’ecosistema della Terra.
  • Realizzare pietre della memoria: un modo insolito per ricordare una persona cara è chiedere agli ospiti di creare delle pietre commemorative. Si può scrivere sulle pietre con dei pennarelli un ricordo, una frase, una citazione speciale. Le pietre possono poi essere collocate in giardino o sparse in un luogo che ha avuto un significato speciale per chi non c’è più.
  • Regalare un ricordo speciale: fare un regalo agli invitati durante il funerale può essere un modo delicato e dolce di onorare la memoria di una persona cara. Le idee potrebbero essere tante, semi per piantare nuove piante, alberi o fiori che ricordano la persona defunta, una copia del libro preferito. Oppure potrebbe essere semplicemente un bigliettino con una citazione o una frase che chi si sta commemorando usava molto. È un ottimo modo perché chi torna alla vita di tutti i giorni possa portare con sé qualcosa di tangibile con cui ricordare la persona alla quale si è dato l’addio.

Creare un ricordo della cerimonia commissionando un servizio fotografico o video

Infine è molto importante poter ricordare in seguito la cerimonia funebre, trarre consolazione dalla presenza delle persone care, poter mostrare a persone impossibilitate a partecipare, come si è svolto il rito funebre, quanto è stato bello e consolante.
Inoltre spesso l’emozione e il dolore impediscono di fissare nella memoria i momenti di un commiato e capita che i familiari si ritrovino a dire: “Non ho visto quella persona! Non ricordo chi c’era!”.
Per questo sta lentamente prendendo piede anche in Italia un’altra tendenza; incaricare un fotografo professionista di fotografare o filmare la cerimonia funebre.
Può sembrare difficile, o addirittura ostico – e sarà cura del fotografo non indugiare sulle espressioni del dolore – ma sarà molto bello comporre le immagini in un libretto o montare un filmato che la famiglia potrà rivedere o regalare, o inviare, a chi non ha potuto partecipare.

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