LOADING

Cerimonia di benvenuto: origine, significato e magia di un rito che celebra la vita

0
celebranti.com-NamingCeremony-CerimoniaDiBenvenuto-Welcome-BenevenutoBaby-credit-celebranti.com

photo credit Celebranti.com

Cerimonia di benvenuto: origine, significato e magia di un rito che celebra la vita

Ecco il giorno e la notte
Ecco le albe e i tramonti
Ecco le stelle a frotte
Ecco i mari, ecco i monti
Ecco il babbo vicino
Ecco il cielo profondo
Ecco il mondo, bambino
Ecco il bambino, mondo

(Bruno Tognolini)

La cerimonia di benvenuto ha la funzione di dare il benvenuto a un bambino, o a una bambina, nella famiglia e nella comunità.

Le cerimonie di benvenuto sono conosciute nei Paesi anglosassoni come Naming Ceremonies e sono riti simbolici dedicati ai bambini che arrivano in una famiglia. Non sostituiscono alcuna celebrazione religiosa: sono piuttosto un momento laico, intimo e autentico, in cui accogliere una nuova vita, o un nuovo arrivato, e condividere con la comunità di affetti un messaggio di amore, valori e presenza. Celebrano l’arrivo in famiglia di un nuovo componente appena nato, oppure adottato e accompagna il momento della presentazione del nuovo membro alla comunità degli amici e parenti. 

celebranti.com-NamingCeremony-CerimoniaDiBenvenuto-Girl-credit-celebranti.com
photo credit: Antonio Zavarella
celebranti.com-NamingCeremony-CerimoniaDiBenvenuto-Celebrant-Luci-Ombre-Celebrante-credit-AntonioZavarella
photo credit: Antonio Zavarella

Un po’ di storia: dalle radici anglosassoni alle celebrazioni di oggi

Le Naming Ceremonies nascono ufficialmente nel Regno Unito negli anni ’70, quando sempre più famiglie iniziarono a cercare un’alternativa laica al battesimo religioso. 
Nel 1995 il British Humanist Association (oggi Humanists UK) ha codificato i primi modelli di cerimonia, dando vita a un rito riconoscibile, personalizzabile e aperto a tutti.

Negli Stati Uniti, le cerimonie di benvenuto hanno seguito un percorso simile, spesso intrecciandosi con tradizioni familiari e ritualità simboliche. Oggi sono diffuse in tutto il mondo come modo per:

  • celebrare l’arrivo di un bambino o una bambina;
  • creare un momento di comunità;
  • condividere promesse, auguri, valori;
  • accogliere famiglie ricostituite o percorsi di adozione.

Non esiste una forma unica: ogni cerimonia è disegnata su misura per la famiglia.

Inoltre, negli ultimi tempi, hanno preso piede anche in Italia altre tradizioni e abitudini che provengono dal mondo anglosassone come: 

  • Baby Shower: una festa che si tiene di solito intorno al settimo/ottavo mese di gravidanza e che riunisce intorno alla futura mamma amici e parenti per offrire regali per la mamma e il nascituro.
  • Gender Reveal Party: una celebrazione più recente in cui i futuri genitori scoprono e rivelano il sesso del bambino agli amici e alla famiglia con una sorpresa:  una pignatta con coriandoli rosa o azzurri, una torta di cartone ecc. 

Idee e suggerimenti per creare una cerimonia di benvenuto

Ma ora puntiamo i riflettori sulla cerimonia che proponiamo in questo articolo, una cerimonia poetica, tenera e bellissima di benvenuto alla vita, celebrata nel bosco di Sant’Antonio (Abbruzzo). 

Una poesia come apertura mostra la forza degli auguri simbolici. Una cerimonia di benvenuto può iniziare con parole evocative, capaci di creare atmosfera e di sintonizzare i presenti sul significato dell’evento.
In questo caso, la celebrazione si apre con una poesia di Pam Brown:

Ti auguro la bellezza del silenzio,
la gloria della luce del sole,
il mistero dell’oscurità,
la potenza della fiamma,
il potere dell’acqua,
la dolcezza dell’aria,
la forza quieta della terra.
Ti auguro l’amore che sta nella radice stessa delle cose.

Un augurio semplice e potente, che richiama gli elementi della natura e la loro forza simbolica.

celebranti.com-NamingCeremony-CerimoniaDiBenvenuto-Bosco-Bambina-RitoScatola-credit-AntonioZavarella
photo credit: Antonio Zavarella
celebranti.com-NamingCeremony-CerimoniaDiBenvenuto-RitoDellaScatola-credit-AntonioZavarella
photo credit: Antonio Zavarella
celebranti.com-NamingCeremony-CerimoniaDiBenvenuto-Amici-Parenti-Prato-RitoDellaScatola-credit-AntonioZavarella
photo credit: Antonio Zavarella

Il rito della scatola: un gesto che parla di vita

Tra i rituali più amati nelle cerimonie di benvenuto c’è il rito della scatola, un gesto che rappresenta la vita che si costruisce nel tempo.

Tradizionalmente, si utilizza una scatola vuota da riempire con oggetti significativi scelti dalla famiglia o dai partecipanti: un dono simbolico, un augurio, un frammento di memoria.

     È un rituale:

  • inclusivo
  • partecipativo
  • adatto ai bambini
  • perfetto per riti di benvenuto, unioni, rinnovi delle promesse

Un esempio reale: la scatola come eco del bosco

Un esempio reale: la scatola come eco del bosco

Durante la cerimonia il rito della scatola è stato reinterpretato in modo profondamente personale.

Un gesto legato alla natura

I genitori hanno invitato i presenti a raccogliere un piccolo elemento del bosco:

  • un sasso
  • una foglia
  • un rametto
  • un pugno di terra

Ognuno ha contribuito a riempire una scatola trasparente che simboleggiava la vita della bambina, intrecciata con la natura che la circondava.

L’aggiunta dei fiori secchi

Prima degli ospiti, i genitori, la sorellina, la madrina e il padrino hanno aggiunto fiori secchi.

I fiori, nella loro bellezza che resiste al tempo, rappresentavano le persone che amano Rosa e la capacità degli affetti di “abbellire la vita”, anche quando le stagioni cambiano.

Questa scelta ha trasformato un rito semplice in un gesto unico e irripetibile.

celebranti.com-NamingCeremony-CerimoniaDiBenvenuto-Amici-Parenti-Bosco-credit-AntonioZavarella
photo credit: Antonio Zavarella

Un rito che si adatta e parla alle famiglie

Il rito della scatola può essere personalizzato in molti modi:

  • collegato alla natura, come nell’esempio
  • costruito intorno agli oggetti di casa, simboli della quotidianità
  • trasformato in un vero rito di comunità, in cui tutti partecipano
  • oppure reso intimo, lasciando spazio solo alla famiglia

Ogni versione parla di crescita, memoria, legami.
Come nel bosco di Rosa, dove ogni albero racchiude una storia, così ogni oggetto nella scatola diventa parte di un racconto più grande: quello della vita che comincia.

Un rito che è parte di racconto più grande, quello di una vita che comincia

Contenuti correlati

it_ITItaliano