“Complesso di riti e cerimonie che si fanno per l’accompagnamento di un defunto alla sepoltura o in commemorazione della sua morte” come recita l’Enciclopedia Treccani online
A cosa serve un funerale?
Il funerale è un rituale civile o religioso che ha la funzione di rendere omaggio alla memoria della persona scomparsa e dà la possibilità a tutti coloro i quali l’hanno conosciuta e amata di condividere il dolore e il senso di perdita. I riti funebri sono antichi quanto la storia dell’umanità.
Il funerale è un momento sociale in cui parenti, amici e conoscenti esprimono e condividono con gli altri i propri sentimenti e ricordi. Il funerale serve a chi resta. Di fronte all’evento della morte spesso si trova sostegno, e persino serenità, nell’espressione sociale e collettiva del cordoglio; l’esperienza insegna che un funerale può essere di grande aiuto nell’elaborazione del lutto.
Cos’ è un funerale laico?
Un funerale laico, o funerale civile, celebra e onora una persona dopo la sua morte. È una cerimonia di commiato aperta a credenti e non credenti che si svolge in luoghi non religiosi. Si celebrano la vita e gli affetti della persona che non c’è più attraverso il racconto della sua vita, che rappresenta il cuore della cerimonia ed è il momento più personale e intenso. Il funerale laico lascia a chi resta la libertà di creare, insieme al celebrante, un rito pieno di significato accompagnato da musica e da letture.
Perché non celebrare un funerale tradizionale?
Per chi abbraccia una confessione religiosa, il funerale tradizionale è assolutamente appropriato. Ma celebrare una funzione religiosa in memoria di una persona che non aveva alcuna fede può essere causa per quanti vi assistono di disagio, o addirittura di ulteriore angoscia, proprio perché la cerimonia non riconoscerebbe in pieno il valore unico della vita di quella persona, né il suo volere.
photo credit Simona Filippini
Dove si svolge un funerale laico?
Per legge ogni Comune sarebbe tenuto ad avere una Sala del Commiato, dove poter celebrare il funerale laico, ma purtroppo molti Comuni italiani ne sono sprovvisti.
I residenti di un dato Comune possono richiedere la Sala Consiliare. Presso i crematori di solito vi è una Sala del Commiato e molte agenzie funebri dispongono di una Casa funeraria. A seconda delle regole del Comune, può essere possibile celebrare un funerale laico in casa, in giardino o in albergo.
A volte, per i funerali laici vengono concessi alcuni edifici religiosi. La Chiesa Valdese è particolarmente aperta a questa possibilità. Per le chiese cattoliche, invece, è necessario rivolgersi eventualmente al singolo parroco.
Chi celebra un funerale laico?
Un funerale laico può essere condotto da un amico o da un parente che si senta di farlo. Solitamente però, proprio perché troppo vicini alla persona scomparsa, costoro rischiano di emozionarsi o di raccontare solo una parte della storia e della vita del defunto.
Il celebrante professionista saprà dare voce ai sentimenti di tutti in un momento in cui è facile sentirsi sopraffatti dal dolore e dall’emozione.
Qual è la differenza tra sacerdote, cerimoniere, officiante, celebrante?
Il sacerdotenon celebra un funerale non-tradizionale, laico. Il testo della cerimonia religiosa non è scritto di suo pugno ma prescritto dal messale. Talvolta il sacerdote esprime anche pensieri più personali, oltre a pronunciare il testo rituale, soprattutto nel caso in cui conosceva il defunto o la defunta.
Il cerimoniere è una figura istituzionale che accoglie e accompagna le famiglie nelle Sale del Commiato o nelle Case funerarie, e che, durante la cerimonia funebre, legge testi standard. Alcuni cerimonieri cercano di personalizzare la cerimonia nei limiti del breve tempo a disposizione. Non è previsto un incontro o una collaborazione con i dolenti al di fuori del momento della cerimonia.
La Prassi di Riferimento UNI/PdR 118:2021 è il documento pubblico che descrive e definisce la figura e il servizio del celebrante. È pubblicato dall’Ente Italiano per la Normazione e ha valore in tutta l’Unione Europea.
Nella Parte 1 della UNI/PdR 118:2021 è definito il ruolo dell’officiante: “Persona che, leggendo da un testo o modello già predisposto da altri, esegue una cerimonia.”
L’officiante dunque non prepara la cerimonia personalizzata assieme alla famiglia.
Nella UNI/PdR 118:2021 è definito il ruolo del celebrante: “Professionista in possesso di conoscenze, abilità, strumenti, tecniche, livelli di responsabilità e autonomia per la creazione e gestione di tutti gli aspetti che caratterizzano tutte le tipologie possibili di qualunque evento cerimonia. Il celebrante si distingue dall’officiante che, invece, esegue la cerimonia leggendo un testo o modello già predisposto da altri”.
Il celebrante è dunque una figura più completa rispetto sia a quella dell’officiante, sia a quella del cerimoniere. Crea una cerimonia funebre ex novo insieme ai committenti.
Il celebrante laico sostituisce l’agenzia funebre?
No, la famiglia si rivolge all’agenzia funebre per tutti gli aspetti pratici e legali, come il trasporto, le decorazioni e i fiori.
Il celebrante invece lavorerà con la famiglia per la realizzazione di una cerimonia sentita e unica.
I celebranti possono essere contattati sia dalle Agenzie funebri, sia direttamente dalla famiglia.
Quanto dura un funerale laico?
La durata del rito funebre laico dipende dalla complessità della cerimonia creata dal celebrante assieme ai famigliari. Di solito è compresa tra un minimo di venti minuti e un massimo di quarantacinque minuti.
Come è composto il testo di un funerale laico?
In un funerale laico non ci sono riferimenti alle religioni, né preghiere. Durante il rito si celebrano la vita e gli affetti del dipartito con un testo che di solito è composto da: