photo credit RuiXu
Non esiste un momento particolare per festeggiare l’arrivo in famiglia di un bimbo o di una bimba neonati. La festa può essere fatta nelle prime settimane dopo il suo arrivo, oppure organizzata con largo anticipo. C’è chi sceglie di festeggiare in occasione del primo compleanno
Noi lo consigliamo vivamente: il nuovo o la nuova arrivata vivranno un momento significativo dedicato al loro ingresso in famiglia e nella comunità di appartenenza.
Il mentore è la persona che accompagnerà il bambino, o la bambina, nel suo percorso di crescita. È una persona legata alla famiglia e alla quale viene chiesto di svolgere un ruolo speciale nella vita del nuovo arrivato. Il mentore è quello che più comunemente si chiama padrino o madrina.
Certamente, potete scegliere una persona importante che accompagni la vita di vostro figlio o di vostra figlia, e definirla come più vi aggrada. Per distinguerlo dalla figura che accompagna il bimbo nel battesimo, a volte si preferisce il termine “mentore”.
È importante scegliere l’orario giusto, specialmente se il bimbo o la bimba sono molto piccoli e seguono quotidianamente una routine ben definita. Quando decidete l’orario, pensate soprattutto al festeggiato: dovrà essere tranquillo durante la cerimonia, quindi mai scegliere l’ora del suo riposino!
La durata consigliata è di circa venti minuti se il festeggiato o la festeggiata sono molto piccoli. Naturalmente dipende dal contesto e dall’orario scelto. Ma non andate mai oltre i trenta minuti, in particolare se avete ospiti che sono coetanei dei festeggiati.
Certamente, anzi è importantissimo includere proprio loro. L’arrivo di un neonato, o di una neonata, oppure di un bambino o di una bambina adottati, cambia gli equilibri della famiglia ed è giusto che, durante la cerimonia, i fratelli maggiori abbiano un ruolo attivo. Si possono includere in tante maniere: possono dire o fare qualcosa, oppure si può dedicare loro una parte della cerimonia. Un celebrante saprà trovare le soluzioni per una cerimonia leggera e spensierata.
Si può includere nella cerimonia di benvenuto qualsiasi tipo di rito , l’importante è dare sfogo alla fantasia e individuare il messaggio che volete trasmettere al vostro bambino o alla vostra bambina. Potete scegliere di fare una promessa, un dono importante, leggere una poesia, ascoltare una canzone, fare un rito che includa i fratellini. Certamente dovete dare spazio anche al mentore, affinché possa esprimere il suo impegno.
Il battesimo e la cerimonia di benvenuto sono due momenti diversi. Il primo è l’ingresso del neonato in una comunità religiosa; il benvenuto laico invece coinvolge tutti gli aspetti della vita e anche quella parte della famiglia che non è cattolica. Nulla vieta di fare entrambe le cerimonie.
Certamente. Per una cerimonia laica non esistono limitazioni, quindi potete scegliere come mentori persone separate o divorziate, ma anche atee, agnostiche o appartenenti ad altre religioni.
Tutte le persone che sono importanti per la famiglia e per il bambino o la bambina al centro della cerimonia. Non ci sono limiti, perché non occorre avere requisiti per partecipare: sono tutti benvenuti!
Nella cerimonia è possibile includere alcuni momenti musicali. Possono essere programmati all’inizio o alla fine della celebrazione, oppure come sottofondo alla proiezione di un video. Molti autori hanno scritto meravigliose canzoni per i propri figli: potete utilizzare quelle che preferite per la vostra cerimonia di benvenuto. È solo questione di gusti e del messaggio che volete trasmettere.
La parte centrale della cerimonia è la “promessa” che i genitori faranno al loro bambino o alla loro bambina. Ma è fondamentale anche un momento da dedicare al padrino, alla madrina, al mentore, e uno da dedicare ai fratelli e alle sorelle, se ce ne sono.
No, è una cerimonia privata senza valore legale o religioso, quindi potete organizzarla quando volete e ovunque.
Ogni cerimonia è un rito di passaggio perché segna il confine tra una fase e l’altra della vita, sottolinea un cambiamento. Il momento del passaggio dall’infanzia all’adolescenza è stato da sempre celebrato attraverso riti diversi.
Da sempre e in ogni cultura si è celebrato e si celebra questo momento. È un passaggio delicato e importante per ogni ragazza e ogni ragazzo. Una cerimonia è l’occasione per prenderne coscienza, parlarne, conferirgli il giusto valore.
Il momento più significativo coincide con la pubertà, intorno ai quattordici anni circa, quando si avvia una trasformazione fisica e psicologica che condurrà all’età adulta.
Puoi invitare le persone che senti vicine e con le quali hai piacere di condividere questo momento.
Si può parlare di questo momento così importante, puoi esprimere i tuoi desideri sul futuro. I tuoi genitori, o altri ospiti (mentori, nonni, amici), possono leggere una dedica per te. Ci sono molti modi per celebrare un passaggio all’età adulta e un celebrante professionista può aiutarti.
Puoi coinvolgere chi vuoi: genitori, fratelli e sorelle, amici, parenti, insegnanti, persone che hanno avuto e hanno un ruolo importante nella tua vita.
Il rito simbolico esprime un messaggio con gesti e parole, e dunque è possibile inserirlo in questa cerimonia. E non ci sono limiti alla fantasia!
Certo! Sarai tu a decidere come coinvolgere il padrino e/o la madrina. Puoi chiedere loro di rinnovare la loro promessa di vicinanza per la tua vita futura, ringraziarli per il ruolo assunto fino a questo momento e sottolineare l’importanza che hanno nella tua vita.
Certamente. Puoi scegliere tu il tuo mentore e coinvolgerlo durante la cerimonia. Potrà pronunciare le promesse di vicinanza e amicizia per la tua crescita.
Il celebrante parlerà con con te e con i tuoi genitori, ma anche con gli amici, in modo da trovare le parole giuste per descrivere questo delicatissimo momento della vita.
Sì, certo, è possibile scegliere un oggetto che sottolinei l’ingresso nella vita adulta, oppure un libro che susciti interesse e riflessioni.
Generalmente il fidanzamento avviene quando una persona decide di pronunciare la sua proposta di matrimonio alla persona che ama. Oppure è possibile organizzare una cerimonia di fidanzamento nel momento della presentazione della promessa in Comune.
È un istituto giuridico, regolato dall’articolo 79 e successivi del Codice civile, ed è il primo passo ufficiale che indica la volontà dei futuri sposi a contrarre matrimonio. Dal momento della dichiarazione, la coppia ha 180 giorni per convolare a nozze. Se non ci si sposa entro il tempo stabilito, l’impegno decade.
Può essere una cerimonia intima per la sola coppia, oppure si possono coinvolgere parenti e amici e organizzarla come una vera e propria festa di fidanzamento ufficiale. Un celebrante professionista può aiutarti a realizzarla e celebrarla.
Il dono dell’anello è il “cuore” della cerimonia di fidanzamento, la sorpresa che precede la proposta.
Potete anche non invitare nessuno, ma se volete una cerimonia per il fidanzamento ufficiale, coinvolgete parenti e amici.
Il celebrante può aiutarti a organizzare una sorpresa densa di significato, può suggerirti modi creativi e romantici per dichiarare il tuo amore e chiedere la sua mano.
No, è una cerimonia privata che non ha valore legale o religioso, quindi potete inserirla all’interno della festa per l’anniversario di nozze.
Possono essere solo i due partner e il celebrante! Ma è bellissimo condividere un momento così speciale anche con le persone care.
Di solito si sceglie la data di un anniversario di matrimonio importante, ma non è assolutamente obbligatorio. Si può decidere di rinnovare le proprie promesse nuziali in qualsiasi momento nel quale la coppia senta il bisogno di farlo.
Perchè è bello festeggiare un momento importante nella storia della coppia. Spesso si coinvolgono i figli e i nipoti per celebrare tutti insieme un evento da ricordare.
La cerimonia può essere molto simile a quella di un matrimonio vero e proprio, ma si può anche scegliere un rito più semplice, in cui i due partner si scambiano frasi significative, oppure nuovi anelli.
Ovunque. Talvolta si scelgono posti romantici, magari all’aperto; talvolta la cerimonia si può svolgere durante il pranzo o la cena al ristorante. Saranno gli sposi a trovare la soluzione che preferiscono.
No, non è obbligatorio. Potrebbe essere un’opzione, ma è una scelta della coppia.
Certamente, non ci sono limitazioni. Potete scegliere la cerimonia che vi rappresenta al meglio in quel momento della vostra vita
Scopri i nomi degli anniversari di nozze per ogni anno:
1° anniversario: nozze di carta
2° anniversario: nozze di cotone
3° anniversario: nozze di cuoio
4° anniversario: nozze di lino, o di fiori
5° anniversario: nozze di legno
6° anniversario: nozze di zucchero, o di ferro
7° anniversario: nozze di lana
8° anniversario: nozze di bronzo
9° anniversario: nozze d’argilla, o di ceramica
10° anniversario: nozze d’alluminio, o di stagno
11° anniversario: nozze d’acero, o di acciaio
12° anniversario: nozze di corda
13° anniversario: nozze di pizzo
14° anniversario: nozze d’avorio
15° anniversario: nozze di cristallo
16° anniversario: nozze d’edera
17° anniversario: nozze di viola
18° anniversario: nozze di quarzo
19° anniversario: nozze di caprifoglio
20° anniversario: nozze di porcellana
21° anniversario: nozze di rovere
22° anniversario: nozze di rame, o di bronzo
23° anniversario: nozze d’acqua
24° anniversario: nozze di seta
25° anniversario: nozze d’argento
26° anniversario: nozze di rosa
27° anniversario: nozze di giaietto
28° anniversario: nozze d’ambra
29° anniversario: nozze di velluto
30° anniversario: nozze di perla
31° anniversario: nozze d’ebano
32° anniversario: nozze di rame
33° anniversario: nozze di stagno
34° anniversario: nozze di corallo
36° anniversario: nozze di silice
37° anniversario: nozze di pietra
38° anniversario: nozze di giada
39° anniversario: nozze di agata
40° anniversario: nozze di rubino
41° anniversario: nozze di topazio
42° anniversario: nozze di diaspro
43° anniversario: nozze di opale
44° anniversario: nozze di turchese
45° anniversario: nozze di zaffiro
46° anniversario: nozze di madreperla
47° anniversario: nozze di ametista
48° anniversario: nozze di feldspato
49° anniversario: nozze di zircone
50° anniversario: nozze d’oro
51° anniversario: nozze di camelia
52° anniversario: nozze di tormalina
53° anniversario: nozze di ciliegio
54° anniversario: nozze di zibellino
55° anniversario: nozze di smeraldo
56° anniversario: nozze di lapislazzuli
57° anniversario: nozze di azalea
58° anniversario: nozze di acero
59° anniversario: nozze di visone
60° anniversario: nozze di diamante
61° anniversario: nozze di platano
62° anniversario: nozze d’avorio
63° anniversario: nozze di lilla
64° anniversario: nozze di astrakan
65° anniversario: nozze di platino
66° anniversario: nozze di gelsomino
67° anniversario: nozze di cincillà
68° anniversario: nozze di granito
69° anniversario: nozze di larice
70° anniversario: nozze di titanio, o di ferro
75° anniversario: nozze di brillanti, o di platino
80° anniversario: nozze di quercia
85° anniversario: nozze di marmo
90° anniversario: nozze di granito
95° anniversario: nozze di onice
100° anniversario: nozze di osso
Certamente, non ci sono limitazioni. Potete scegliere la cerimonia che vi rappresenta al meglio in quel momento della vostra vita
“Elopement” deriva dal verbo inglese to elope, che può essere tradotto con:“fuggire senza guardarsi indietro”. Qualcuno lo traduce scherzosamente con la parola dialettale siciliana “fuitina”, evocando l’epoca in cui le coppie di fidanzati scappavano di casa per ottenere dai genitori il permesso a sposarsi.
L’elopement è un matrimonio intimo e di solito sono presenti solo i due partner e il celebrante. A volte ci sono i testimoni, oppure i figli della coppia.
L’elopement è una cerimonia più semplice rispetto alle altre cerimonie di nozze. Il celebrante fa una breve introduzione per spiegare la motivazione che hanno portato le due persone a unirsi, seguono le promesse, lo scambio degli anelli e il bacio finale.
Di norma non supera i venti minuti.
Sì, il celebrante rappresenta il mondo esterno: è il testimone speciale di ciò che la coppia si promette.
All’aperto, in luoghi romantici e densi di significato per la coppia. Si possono scegliere promontori sul mare, radure nei boschi, monumenti di particolare importanza. Oppure al chiuso, in sale affrescate o in grotte suggestive. L’importante è che sia un posto speciale per la coppia.
Se la cerimonia è simbolica l’elopement non ha valore legale.
Tuttavia si può scegliere di sposarsi legalmente e farlo alla sola presenza dei testimoni. Naturalmente questo limita la scelta del luogo, perché la cerimonia deve svolgersi in Comune o presso una Casa Comunale. Alcune di queste ultime sono molto belle e non è così difficile trovare il posto giusto per un celebrare un elopement. Fatevi aiutare dal vostro celebrante a trovare la soluzione giusta per voi.
Perché la coppia desidera che la cerimonia sia un momento completamente privato, e piuttosto che organizzare una festa in grande stile preferiscono concentrarsi sulla relazione.
Certamente, non ci sono limiti a questo tipo di scelte. Potete decidere di fare una cerimonia intima e in un secondo tempo organizzare una festa con tanti invitati.
Se è un rito simbolico, non c’è l’obbligo di avere testimoni. Se invece scegliete il rito civile, la legge prevede che ci siano due testimoni.
È una cerimonia nella quale si celebra l’amore verso sé stessi, è un momento per dirsi: “Mi voglio bene!”
“Solipsismo” è un termine coniato dal filosofo Immanuel Kant nel suo libro del 1788, Critica della ragion pratica, e rimanda alla dottrina filosofica secondo la quale il soggetto pensante è l’unica realtà.
La parola viene dal latino ed è composta da solus, “solo”, e ipse, “egli stesso”.
Perché, in un determinato momento della sua vita, una persona decide di celebrare l’amore verso sé stessa. La cerimonia può dunque raccontare diversi aspetti e valori in virtù del significato che il protagonista vuole conferire all’evento.
Quando sentite di dover dire al mondo esterno che state bene con voi stessi e che vi bastate.
Un cerimonia di solipsismo può non avere invitati. Potrebbe essere presente anche il solo celebrante. Ma se è un momento per festeggiare una scelta di vita, sicuramente vorrete attorno a voi le persone che vi rendono sereni.
Il celebrante saprà trovare il rito giusto per la vostra cerimonia. Dipende molto dalla vostra storia personale e dalle motivazioni che vi hanno portato a scegliere questa cerimonia.
Perché, senza essere banale e nel rispetto di un momento tutto vostro, il celebrante sa trovare parole e gesti per raccontare il messaggio che volete trasmettere.
Un cerimonia di solipsismo può svolgersi in qualsiasi luogo per voi importante. Dipende anche dalla scelta di avere o no invitati.
È una cerimonia durante la quale gli ex partner comunicano alle persone care la decisione di proseguire la loro vita separatamente, impegnandosi a rispettarsi reciprocamente e rassicurando i figli sul punto fermo del loro ruolo genitoriale.
Il motivo principale è di solito legato ai figli che, attraverso parole di rassicurazione da parte dei genitori, possono trarre giovamento nell’elaborazione di questo momento per loro doloroso. Ma non solo: una cerimonia di divorzio può essere l’occasione per perdonarsi a vicenda, onorare il sentimento che ha unito la coppia nel passato e per trovare insieme un nuovo modo amichevole di relazionarsi in futuro.
L’ideale è che la cerimonia si svolga alla presenza di entrambi i partner, ma se non è possibile si può pensare anche di farla con uno solo dei due partner.
Dopo un’apertura durante la quale il celebrante farà una breve introduzione, gli ex partner pronunceranno le promesse di vicendevole amicizia e rispetto, ringrazieranno le persone che hanno avuto vicino in quel periodo difficile e parleranno ai loro figli promettendo che il loro amore non verrà mai meno.
Chiunque desideriate: principalmente i figli, ma anche parenti e amici, e persone che vi hanno aiutato ad accettare la separazione.
Nella cerimonia di divorzio si possono includere diversi riti: anche in questo caso si dà spazio alla fantasia e, ovviamente, dipende dal messaggio che volete comunicare. Un celebrante professionista potrà aiutarvi a costruire il rito adatto a voi.
Potete scegliere di invitare chi volete, le persone alle quali desiderate raccontare le vostre intenzioni e i vostri valori.
Dipende da voi, se volete fare gli inviti, perché no?
Il celebrante vi ascolterà con rispetto ed empatia e non giudicherà. Coglierà il messaggio che desiderate mandare e troverà le parole giuste per esprimere i vostri pensieri. Vi aiuterà inoltre nella stesura delle vostre promesse.
Lo scopo di questa cerimonia è dichiarare la propria volontà di intraprendere il percorso di transizione per il cambio del sesso (da maschio a femmina o da femmina a maschio) oppure per festeggiare la conquista della propria identità di genere.
Dipende da te. Se vuoi puoi farlo nel momento in cui hai deciso di intraprendere la transizione, oppure quando inizi a usare il nuovo nome che hai scelto, oppure al completamento della transizione.
I riti da prendere in considerazione sono diversi. Certamente il celebrante saprà trovare quelli più adatti alla tua storia personale e alle tue scelte.
Puoi invitare le persone che sono importanti per te e che ti sono state vicine. Ma anche quelli a cui vorresti comunicare la tua decisione.
Si può celebrare dappertutto: in una bella location, in un posto speciale per te, nella casa della tua famiglia di origine o nel luogo in cui abiti.
È una cerimonia che celebra la fine di una lunga malattia, evidenzia la gioia di un momento unico e speciale.
Dipende dalle condizioni fisiche della persona protagonista della cerimonia: può essere celebrata in casa, al rientro da una lunga degenza in ospedale, oppure in un ristorante o in un giardino.
Puoi coinvolgere le persone care, gli amici e i parenti, ma anche i medici o gli assistenti alla cura che ti hanno accompagnato nei momenti difficili.
Il celebrante sarà in grado di trovare il rituale giusto per ogni tipo di situazione. Dipende da ciò che ci si è lasciati alle spalle: l’importante è riuscire a farlo con leggerezza. Un brindisi finale è sicuramente benvenuto!
Possono essere i parenti che hanno atteso a lungo la guarigione del malato o della malata. Oppure può essere la persona che era malata a chiedere al celebrante di trovare le parole giuste per festeggiare questo momento di serenità e di ritorno alla vita normale.
Consigliamo sempre che si svolga dopo l’avvenuta guarigione. Quindi meglio aspettare il momento giusto affinché nulla suoni stonato.
Si possono celebrare i diciotto, i cinquanta, i settant’anni, o quando se ne ha voglia.
Il celebrante saprà trovare le parole giuste per accompagnare questo momento.
La cerimonia può essere organizzata in casa, in un locale scelto per la festa, oppure in un luogo speciale per il festeggiato.
Il celebrante saprà trovare un rito adatto per la tua cerimonia. Dipenderà dalla tua personalità e dalla tua fantasia.
Subito dopo la proclamazione o nei giorni successivi, durante il festeggiamento.
Perché il celebrante saprà cogliere il messaggio da esprimere e creerà una cerimonia coinvolgente e gioiosa.
Potrai invitare e coinvolgere gli amici, i genitori, i parenti, i colleghi di corso e chiunque altro desideri.
Un celebrante saprà trovare un rito adeguato per la tua cerimonia. Dipenderà indubbiamente dal tipo di studi che hai fatto e dal tono scelto per la cerimonia.